La scuola primaria di Al Jabal rappresenta la sintesi estrema del riutilizzo di materiale locale, come dimostrato dalla tecnica dei gabbioni scelta per la realizzazione. L'idea di adottare tale tecnica, generalmente usata per muri di contenimento in aree fragili dal punto di vista paesaggistico, è nata dai primi sopralluoghi, durante i quali si è riscontrato nell'area di progetto una grande quantità di pietre di diversa dimensione caratterizzate dal tipico colore locale, giallo ocra. Dai primi incontri con la comunità locale è emerso inoltre un valore legato alla sicurezza e stabilità che tale tecnica suscitava nelle persone, oltre alla velocità di realizzazione e forte impatto estetico. L'estetica massiccia e squadrata dei muri di pietra risulta fortemente integrata con i cromatismi e le forme del contesto. Inoltre la massa dell'edificio è un ottimo sistema passivo per mitigare l'effetto della temperatura in queste zone climatiche. Il valore tettonico dell'architettura viene enfatizzato dalla scelta di ridurre al minimo le aperture verticali dei muri e compensare il fabbisogno luminoso e di areazione attraverso l'inserimento di lucernari che emergono in altezza enfatizzando il distacco tra il piano orizzontale della copertura e quello verticale dei muri.