L'esistenza di barriere architettoniche e ambientali e la mancanza di una strategia urbana inclusiva rappresentano limiti che comportano l'esclusione sociale. Universal Design e urbanistica di genere sono stati i due temi accuratamente studiati per raggiungere attraverso un processo inclusivo la qualità degli spazi ed edifici pubblici. La rigenerazione urbana è affrontata attraverso piccoli interventi che nel loro insieme costituiscono un sistema incisivo e ripetibile. I progetti sono stati realizzati in diverse comunità rurali nel distretto di Hebron in Palestina (Beit Ummar, Der Samit, Ithna e Saer). Ognuno è stato concepito prendendo in considerazione diverse disabilità (motoria, visiva, uditiva e mentale) e nel rispetto della cultura costruttiva locale. Si è trattato di interventi di riqualificazione di spazi collettivi e di adeguamento di edifici pubblici come cliniche, municipalità, scuole e centri comunitari. Sono stati utilizzati materiali facilmente reperibili in loco, riciclati come barili metallici inutilizzati reperiti a Beit Ummar, e naturali quali pietre locali, anch'esse prodotto di scarto della lavorazione in cava, per le rampe e i recinti in gabbioni, bambù per le coperture e legno per le sedute. Ben integrati nel contesto urbano, i progetti rappresentano soluzioni alternative realizzate seguendo i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.